martedì 25 gennaio 2022

Come importare in QGIS simboli vettoriali in formato .DWG e attraverso Inkscape e Notepad++ convertirli in formato .SVG personalizzabile.

Convertire simboli vettoriali dal formato .DWG a quello .SVG utilizzando QGIS per aprire file .DWG e Inkscape per trasformarli in file .SVG

Di seguito viene descritta una strategia in sei mosse per trasformare uno o più simboli dal formato .DWG a quello .SVG per QGIS .

1.0 Software richiesti

QGIS 3.XX (1), Inkscape (2), Notepad++ (3), eventualmente DoublecadXTv5 (4) o DWG TrueView  (5) per convertire i file .DWG più recenti.

2.0 Breve descrizione sul significato degli acronimi utilizzati in questo articolo

I file .DWG e .DXF sono due formati vettoriali di file, sviluppati da AutoDesk, utilizzati per memorizzare disegni tecnici realizzati con programmi CAD (Computer Aided Design).
Il formato file .DWG, che è di tipo binario, viene utilizzato per archiviare dati e metadati di progettazione bi e tridimensionale nei prodotti AutoDesk e in quelli di terzi su licenza.
Il problema con tali formati proprietari è che le loro specifiche complete non risultano disponibili in forma pubblica e aperta.
Per le versioni meno recenti del formato DWG (2000 e 2004) esiste la libreria del consorzio no-profit "Open Design Alliance" (ODA) che permette a QGIS di leggere e scrivere file DWG e DXF direttamente.
Al fine di consentire l'interoperabilità dei dati tra diversi programmi CAD, AutoDesk ha reso pubbliche alcune specifiche, però solo del formato DXF (Drawing Exchange Format), in modo da permettere agli sviluppatori di implementare librerie parzialmente compatibili. 
Un simbolo SVG (Scalable Vector Graphics) è un'immagine vettoriale bidimensionale che descrive un disegno utilizzando il formato XML.
L'XML è un linguaggio di markup, simile al linguaggio HTML, che utilizza un insieme di regole per la codifica dei documenti tramite tag e adotta un formato testuale leggibile con qualsiasi editor di testo come "Blocco note" o "Notepad++" . 

3.0 Aprire un file .DWG in QGIS

Grazie alla campagna portata avanti dal consorzio senza fini di lucro "Open Design Alliance" (ODA), risulta possibile importare direttamente in QGIS, dalla versione 2.18 in poi, file .DWG attraverso il procedimento descritto nel manuale online al  capitolo "13.1.3.4 Importare file DXF o DWG" (6)  che di seguito cerco di riassumere:
1) Nella barra dei menù selezionare : Progetto  Importa/Esporta  Importa Vettori da DWG/DXF  e nella nuova finestra specificare quanto segue.
2) In Target Package scrivere il nome di un nuovo un Geopackage o selezionare l'icona con i 3 puntini  per accedere alla cartella più appropriata 
3) In Disegno di provenienza cliccare sul pulsante Importa per selezionare il file DWG desiderato e facendo attenzione di controllare che il CRS sia quello adatto.
4) Se necessario, selezionare ✅ Espandi riferimenti di blocco e ✅ Usa curve.
5) Impostare il Nome del gruppo di tua scelta
6) Deselezionare i layer CAD indesiderati
7) Selezionare preferibilmente l'opzione ✅ Fondi layer

L'animazione più sotto riportata descrive con più efficacia questi semplici passaggi :

Per vederla a schermo pieno clicca sull'animazione.

Se il simbolo si trova all'interno di una legenda, copiare ed incollare in un nuovo layer solo il simbolo che vogliamo convertire. 
Un aspetto da tenere in considerazione è legato alla questione dei eventuali diritti di terzi, per cui se i simboli sono stati reperiti presso librerie pubbliche (CC-BY-SA ecc.) non ci dovrebbero essere problemi nel loro utilizzo mentre se sono contenuti all'interno di in un progetto commissionato da una P.A. dovrebbero essere già di tipo aperto per il principio Open Data by default, espresso nelle disposizioni contenute negli artt. 12/c.2 e 52/c.3 del C.A.D., altrimenti il permesso va richiesto all'autore.

Alcune note aggiuntive per riuscire a importare disegni DWG più complessi:
  • se per realizzare il disegno in .DWG sono state utilizzate alcune delle funzioni speciali dei prodotti AutoCAD o altri componenti aggiuntivi, allora potrebbero verificarsi delle criticità nel procedimento di importazione in QGIS;
  • per migliorare la compatibilità è preferibile utilizzare file DWG che fanno riferimento alle versioni 2000 o 2004 di AutoCAD, a questa pagina trovate due metodi per identificarli. Nel caso non siano leggibili provate a convertirli con il prodotto gratuito DWG TrueView (© AutoDeskInc. );
  • siccome la struttura di un layer CAD differisce da quella tipica adottata nei GIS, la rappresentazione del disegno CAD in QGIS potrebbe avvenire con un layout molto simile all'originale ma con alcune limitazioni su annotazioni, quote, etichette e tratteggi;
  • normalmente, in un disegno CAD, diversi tipi di geometrie o di oggetti, come punti, linee, archi e immagini, possono coesistere in un unico layer, mentre in un layer GIS, di solito, ogni tipologia di modelli (raster o vettoriale) e di geometrie (principalmente punti, linee o poligoni) devono appartenere a diversi layer. In generale, la differenza principale tra CAD e GIS risiede nella topologia, ovvero nelle relazioni spaziali reciproche tra gli oggetti, strutturalmente presente nei GIS mentre nei CAD ciò non avviene. Infatti, in un layer CAD, le geometrie (linee, polilinee, punti, ecc.) non hanno relazioni spaziali tra di loro e neanche tabelle contenenti attributi associati;
  • nel processo di importazione i dati vengono convertiti in diversi layer GIS sulla base delle geometrie contenute nel layer CAD. Il testo del DWG viene convertito in punti con stringhe di testo memorizzate nella tabella degli attributi, mentre la maggior parte delle geometrie viene posta in un unico layer delle linee se è stata abilitata l'opzione Fondi layer ;
  • se le coordinate grafiche utilizzate nel layer CAD sono arbitrarie, ipotesi piuttosto frequente, in fase di importazione in QGIS conviene assegnare lo stesso S.R. del progetto e successivamente effettuare la georeferenziazione utilizzando il plugin VectorBender ;
  • nel caso in cui l'importazione del file DWG non raggiungesse i risultati attesi è meglio salvare il file DWG in DXF con il programma CAD e quindi in QGIS trascinarlo dal pannello del Browser e rilasciarlo nell’area mappa. Tale procedura potrebbe preservare la maggior parte degli stili. Per importare il DXF in QGIS è possibile utilizzare, in alternativa allo strumento nativo, il plugin AnotherDXFImporter che contiene anche un modulo per la georeferenziazione rapida;
A questo punto possiamo salvare il file in formato DXF, ad esempio selezionando il layer con il simbolo, poi tasto DX del mouse, Esporta  Salva Elementi come... e scegliere il formato DXF, come rappresentato nella seguente animazione :

Clicca sull'immagine per vederla a schermo pieno.

4.0 Passiamo ora a Inkscape

Se non l'avete ancora fatto, procuratevi una copia di Inkscape, lo trovate a questo link .
Esiste anche la versione "portable" che non richiede installazione (2). 
Se per caso l'interfaccia non risulta configurata in lingua italiana : Edit  Preferences  Interface  Language  Scorrere la lista fino a Italian (it). Chiudere Inkscape e riavviare l'applicativo.
 
Per importare il simbolo .DXF, andare nel menù  File → Importa (shortcut CTRL+I) e selezionare nella finestra "Input DXF" l'opzione ✅ Automatic scaling to size A4 .
Una volta importato il simbolo, selezionarlo e ridimensionarlo a 100 x 100 pixel, previo blocco del lucchetto posto sulla barra degli strumenti.
Aprire il menù Modifica selezionare Ridimensiona la pagina alla selezione. In alternativa, si può usare la scorciatoia Ctrl+Shift+R 

Tips per il corretto funzionamento della rotazione del simbolo
Se il punto centrale del simbolo non coincide con il centro del riquadro 100x100 pixel, ovvero è asimmetrico rispetto al centro allora ci potrebbero essere dei comportamenti indesiderati quando si applica un angolo di rotazione. 
Per ovviare a ciò, provare a disegnare un quadrato invisibile 100x100 pixel e posizionare il simbolo in una posizione qualsiasi all'interno del riquadro, anche in un punto non simmetrico ovvero non baricentrico (vedi post riportato tra le Fonti).

Quindi, File  Salva come  digitare il nome con cui salvare il simbolo e nella combo box Salva come al posto del formato Inkscape SVG selezionare il formato SVG puro
Abbiamo finito con Inkscape e lo possiamo chiudere.


Di seguito riporto il video dell'animazione più sopra per eventuali fermi immagine e comunque non serve che alzate il volume perché tanto l'audio non c'è  📢.


5.0 Ultima modifica con Notepad++

Il nostro simbolo sarebbe in teoria pronto per essere utilizzato in QGIS, ma, il codice standard prodotto con Inkscape non permette a QGIS di modificare il colore di riempimento e lo spessore del tratto. Quindi, anche se il nostro simbolo risulta leggibile, QGIS non permette di modificare nessuna delle precedenti proprietà nello stile del simbolo (esiste però una soluzione parziale che vedremo più avanti).
Per rendere modificabile il nostro simbolo SVG in QGIS bisogna accedere al codice XML dell'SVG e modificare alcune righe. La procedura è piuttosto semplice ma prima di procedere è bene effettuare una copia di backup del file nel caso che qualcosa vada storto.

Aprire il file .SVG appena creato con Notepad++ e, dopo le prime righe di intestazione del codice XML, cercare all'interno uno o più tag che iniziano con  <path e finiscono con /> e al cui interno contengono tre righe che iniziano per :

d=" (seguito da alcune serie di parametri)
        style=" (seguito da alcune serie di parametri)
        id=" (seguito da alcune serie di parametri)

Individuate tutte le righe che iniziano con il tag style= e che all'interno contengono il tag stroke, come ad esempio le seguenti:

style="fill:none;stroke:#000000;stroke-width:0.125841" 
oppure
style="stroke:#000000;stroke-width:0.5"

sostituitele con la seguente riga XML:

fill="param(fill) #fff" stroke="param(outline) #000" stroke-width="param(outline-width) 0.2"

operazione facilmente realizzabile in Notepad++ attraverso l'opzione del menù di comando Cerca  Sostituiscishortcut CTRL+H).

Il tag "fill" descrive il colore di riempimento del simbolo (#fff=colore bianco di default), "stroke" assegna il colore del bordo del simbolo (#000=colore nero di default) e "stroke-width" assegna lo spessore del bordo (0.2 di defalut).
 
Alla fine salvare il file sovrascrivendo l'originale.

Anche in questo video non serve alzare il volume dell'audio in quanto non c'é 😉

5.1 Procedimento alternativo al punto precedente by Korto

Nel mese di marzo 2022, sul gruppo telegram QGIS.it, è stato postato dallo sviluppatore di plugin Korto alias Giulio Fattori un breve tutorial, veramente ben fatto, che descrive un procedimento alternativo per la modifica del codice XML del simbolo SVG che può sostituire quanto sopra descritto a partire dal paragrafo finale del punto 4 fino al punto 5.
In pratica, dopo avere digitato il nome con cui salvare il simbolo, attraverso l'opzione del menù di comando File → Salva come, nella combo box Salva come al posto del formato Inkscape SVG selezionare il formato SVG ottimizzato
Per il resto del procedimento rimando alla visione dell'ottimo tutorial di Korto:

Segnalo anche un tutorial, meno recente, di Pigrecoinfinito alias Totò Fiandaca che affronta lo stesso argomento:

 

6.0 Utilizziamo in nostro simbolo in QGIS

Vediamo come utilizzare il nostro nuovo simbolo in QGIS, ricordandoci di impostare il percorso della cartella nella quale abbiamo salvato il simbolo .SVG andando nel menù ImpostazioniOpzioniSistemaPercorsi SVG (nell'esempio del video i simboli sono nella cartella DWG2SVG).


 Segue il video della precedente animazione ma anche questa senza l'audio :


Un'altra modalità per utilizzare i simboli personalizzati è quella di incorporarli direttamente all'interno dello stesso progetto (.qgs o .qgz) in modo da renderli fruibili anche su altre postazioni di QGIS. Per fare ciò esistono diversi procedimenti, il più semplice dei quali consiste nel selezionare, nella combo box della freccia posta a fianco del percorso del simbolo, l'opzione Incorpora simbolo, come risulta dalla seguente animazione:



Se non abbiamo effettuato correttamente le modifiche al codice XML del simbolo SVG, come descritte al punto precedente e quindi, ci troviamo con le caselle del Colore di riempimento e quella del Colore del tratto entrambe non selezionabili (in colore grigetto), esiste una soluzione che permette di modificare solo il colore del simbolo attraverso l'opzione Effetti disegno, presente in fondo alla finestra dello stile del layer, operazione meglio descritta nella pagina che potete trovare a questo link:

Verifichiamo il corretto funzionamento della rotazione del simbolo:



7.0 Considerazioni finali

Nella fase iniziale di stesura di questo articolo, avevo trovato soltanto tutorial e post che prevedevano l'utilizzo programmi CAD proprietari per trasformare file DWG in SVG, ma gli sviluppatori di QGIS sono sempre un passo avanti e, con molto piacere, ho scoperto che non solo questa funzionalità era già stata implementata in QGIS (11) ma era stata anche documentata e tradotta nel manuale in italiano (6). 
Ad ogni modo, se c'è ancora qualcuno che si trova più a suo agio nel lavorare con i software CAD, come ad esempio DoubleCadXT5 (© 2021 IMSI Design LLC.) o AutoCAD (© AutoDeskInc.), invece di imparare ad utilizzare meglio QGIS,  ecco alcuni brevi suggerimenti.
In DoubleCadXT5 o in AutoCAD prima di procedere alla selezione del simbolo è necessario esplodere il blocco nel quale, eventualmente, risultano contenenti i simboli presenti nella legenda del progetto. 
Per copiare il singolo simbolo in un nuova finestra in DoubleCadXT5 (Edit  Copy ...e nel nuovo disegno vuoto Paste) o AutoCAD (utilizzando il DesignCenter, riga di comando, digitare: ADC), per incollarlo nel nuovo disegno utilizzare preferibilmente la posizione origine degli assi (0,0), e salvarlo in formato .DXF senza effettuare alcun'altra operazione (tipo convertire le singole linee in polilinea).
Se invece, dobbiamo esportare una mappa disegnata in CAD che fa uso di coordinate arbitrarie, conviene prima assegnare delle coordinate georiferite alla mappa in CAD. Il procedimento è piuttosto semplice, anche se dal punto di vista cartografico non proprio ortodosso, e consiste nel aprire in AutoCAD, oltre al disegno in DWG anche un layer DXF che abbia le coordinate impostate nel sistema di riferimento desiderato, come ad esempio la CTRN in RDN2008-TM33, relativa all'area in questione. Quindi da riga di comando si digita align (o allinea in italiano) + [invio] e si seguono le istruzioni a video, in modo da rototraslare il disegno CAD su due punti omologhi del layer DXF con coordinate georiferite ed infine si esporta in DXF solo il layer contenente il disegno CAD .


(1) https://qgis.org/it/site/forusers/download.html (Software GIS open source) 
(2) https://inkscape.org/release/inkscape-1.1.1/  (Software open source per la grafica vettoriale) 
(3) https://notepad-plus-plus.org/ (Software open source per modificare codice e testi)
(4) https://www.turbocad.com/content/doublecad-xt-v5 (Software CAD proprietario ma con possibilità di ottenere gratuitamente la licenza) 
(5) https://www.autodesk.com/viewers (Visualizzatore proprietario di AutoDeskInc. )
(9) https://sites.google.com/view/opendataformazione/home (sito informativo e formativo in tema di open data o dati aperti) 



Autore : Daniele Samez


mercoledì 6 ottobre 2021

Nuova versione di QGIS 3.20.X "Odense" rilasciata il 18.06.2021 e repository della versione LTR di QGIS 3.16.11 "Hannover".

Versioni di QGIS per Windows

In occasione del rilascio dell'ultima versione 3.20 "Odense" di QGIS la pagina di download di QGIS per Windows (1) è stata nuovamente aggiornata e quindi, a distanza di alcuni mesi dall'ultimo post, risulta opportuno ritornare sull'argomento per fare il punto della situazione nell'attuale fase di transizione di QGIS verso tipologie con codice solo a 64 bit e l'adozione di librerie più moderne.
Una prima suddivisione delle versioni viene riassunta nella seguente tabella:

Rilascio

Versione

Pacchetto

Descrizione

Ultima versione

3.20.x Odense RC

qgis

Rilascio

qgis-rel-dev 

Compilazione quotidiana della prossima versione in rilascio

Repository della versione con supporto a lungo termine

3.16.x Hannover LTR

qgis-ltr

Rilascio

qgis-ltr-dev 

Compilazione quotidiana della prossima versione con supporto a lungo termine

Sviluppo

3.22 master

qgis-dev 

Compilazione quotidiana della versione di sviluppo

L'agenda dettagliata dei rilasci risulta pubblicata sulla seguente pagina ufficiale di QGIS:
dalla quale risulta possibile, tra l'altro, stabilire la data precisa in cui verranno rilasciate le prossime versioni LTR di QGIS e qual è la versione PR (Ultima versione rilasciata) che diventerà la futura LTR.
 
Andando, quindi, sulla pagina di download di QGIS per Windows (1) ci troveremo la seguente struttura:


Risultano pertanto disponibili i seguenti pacchetti d'installazione:
  • QGIS in OSGeo4W (consigliato per utenti regolari)

  • Installatori Standalone (MSI) dai pacchetti OSGeo4W (consigliati per i nuovi utenti)

  • Versione con supporto a lungo termine nel vecchio OSGeo4W (continua con le dipendenze precedenti)

  • Installatore Standalone per versione con supporto a lungo termine (continua con le dipendenze dal vecchio OSGeo4W)


Oltre alle concise descrizioni già presenti sulla pagina di cui sopra, si riportano di seguito alcune considerazioni, che forse non riusciranno a chiarire tutti gli eventuali dubbi sull'argomento ma almeno provano a fornire alcune spiegazioni pratiche, sebbene migliorabili, che si spera possano essere utili.


QGIS in OSGeo4W (con codice solo a 64bit, consigliato per utenti esperti):

Questo nuovo pacchetto di installazione OSGeo4W, disponibile come "Network Installer" e solo con codice a 64 bit, contiene una serie di novità tra cui:

  • la directory root predefinita è stata cambiata in C:\OSGeo4W;

  • utilizza solo la versione di Python 3.9 e quindi non funziona con Windows 7 e precedenti;

  • adotta nuove librerie Qt 5.15, GDAL 3.2, PROJ 7.2 , SAGA 7.8 e SpatiaLite 5;

  • aggiorna la libreria PDAL alla versione 2.2 in modo da consentire il supporto nativo delle nuvole di punti in QGIS;

  • utilizza un nuovo programma di installazione che non richiede più i privilegi di amministratore.

L'ultima versione di QGIS risulta disponibile solo su questo nuovo repository "OSGeo4W v2", poiché richiede ulteriori dipendenze non disponibili nel vecchio repository. Come evidenziato su questo blog di Pigrecoinfinito (1), non è ancora possibile eseguire l’aggiornamento da vecchie installazioni, per cui si deve prima rimuovere completamente la versione OSGeo4W "Network Installer" e poi reinstallarla oppure utilizzare una directory separata, poiché il nuovo OSGeo4W supporta solo 64 bit.

Il PC su cui vuole installare questa tipologia di QGIS deve essere connesso alla rete e se ciò avviene attraverso un proxy aziendale o un firewall è necessario configurare correttamente i parametri del programma d'installazione con quelli del proxy forniti dal gestore della rete aziendale oppure disattivare il firewall temporaneamente.

Per installare l'ultima versione, una volta avviata l'installazione, devi scegliere Installazione Rapida Desktop e selezionare QGIS.

Invece, per ottenere la versione a lungo supporto (LTR) devi scegliere Installazione avanzata e selezionare qgis-ltr-full, mentre per ottenere la versione di sviluppo scegli Installazione avanzata e selezionare qgis-full-dev.

Due ottime guide, passo passo, su come procedere all'installatore di pacchetti OSGeo4W "Network Installer" le puoi trovare ai link (2)(3) e (4).


(1) https://pigrecoinfinito.com/2021/02/24/osgeo4w-il-futuro-di-qgis-solo-a-64-bit/

(2)https://pigrecoinfinito.com/2021/06/29/qgis-e-le-ultime-novita-sui-pacchetti-di-installazione/

(3https://pigrecoinfinito.com/2018/10/31/qgis-osgeo4w-network-installer/

(4https://install-qgis-windows-dummies.readthedocs.io/it/latest/intro.html


Installatori Standalone (MSI) dai pacchetti OSGeo4W (con codice solo a 64, consigliati per i nuovi utenti)

Caratterizzati da dimensioni di download di oltre 1 GB, le versione Standalone (MSI), a partire dalla 3.18, integrano un visualizzatore nativo di dati LiDAR, grazie alla libreria PDAL 2.2 necessaria per leggere i file LAS / LAZ. Maggiori informazioni sulle nuove funzionalità di QGIS sono consultabili a questa pagina (2) oppure anche attraverso la barra di navigazione di questo sito tramite QGIS->Novità QGIS 3 .

Ultima versione (più ricca di funzionalità)

Le ultime versioni di QGIS risultano adatte a coloro che, per il tipo di attività svolta o per semplice curiosità, hanno l'esigenza di utilizzare le nuove funzionalità e sono disposti a correre qualche rischio con eventuali difformità di gioventù dell'applicativo.

Versione con supporto a lungo termine "LTR"

In linea di massima le versioni Long Term Release (LTR) risultano caratterizzate da una maggiore stabilità operativa e costante correzione dei difetti riscontrati ed è per tali motivi che vengono preferite nel caso di nuove installazioni su dispositivi della pubblica amministrazione o aziendali.

Trattandosi di versioni standalone presentano l'ulteriore vantaggio di rendere la procedura d'installazione più semplice e rappresentano la soluzione più indicata per l'utente comune o per chi vuole iniziare ad utilizzare QGIS per la prima volta.


Versione con supporto a lungo termine nel vecchio OSGeo4W (con codice a 64 o 32 bit)

A fronte di una configurazione iniziale che può risultare più complessa, questo tipo di installazione consente una gestione dell'applicativo più flessibile, come ad esempio la possibilità di avere più versioni di QGIS installate sullo stesso PC oppure quella di effettuare aggiornamenti automatici o manuali di pacchetti ed altri driver utili per integrare ulteriori funzionalità, rendendo questa tipologia d'installazione, forse, la più adatta per un utente esperto o per chi lo vuole diventare.

Cliccando su OSGeo4W Network Installer (64 o 32 bit) viene scaricata solo l'applicazione (meno di 1 MB) che consente l'installazione basata sulla repository OSGeo4W, quindi se hai intenzione di installarlo su un'altro PC senza connessione alla rete Internet, ti conviene optare per una delle versioni Standalone.

Questa installazione richiede che il PC su cui si vuole installare QGIS sia connesso alla rete internet e qualora ciò avvenga attraverso un proxy aziendale o un firewall, occorre configurare correttamente i parametri del programma di installazione con quelli specifici del proxy forniti dal gestore della rete aziendale oppure disattivare il firewall temporaneamente.

Per installare l'ultima versione, una volta avviata l'installazione, devi scegliere Installazione Rapida Desktop e selezionare QGIS.

Invece, per ottenere la versione a lungo supporto (LTR) devi scegliere Installazione avanzata e selezionare qgis-ltr-full, mentre non risultano disponibili su questo pacchetto le versioni sviluppo e master.

Due ottime guide, passo passo, su come procedere all'installatore di pacchetti OSGeo4W "Network Installer" le puoi trovare ai link (1)(2) (3).


(1)https://pigrecoinfinito.com/2021/06/29/qgis-e-le-ultime-novita-sui-pacchetti-di-installazione/

(2https://pigrecoinfinito.com/2018/10/31/qgis-osgeo4w-network-installer/

(3) https://install-qgis-windows-dummies.readthedocs.io/it/latest/intro.html


Daniele Samez

mercoledì 26 maggio 2021

Versioni di QGIS : aggiornamento librerie software

 Aggiornamento sulle recenti versioni di QGIS

Allo scopo di consentire l'aggiornamento tecnologico delle numerose librerie software su cui si basa QGIS, la comunità internazionale ha diffuso un avviso, tramite questo comunicato (1), per informare che il supporto delle versioni a 32 bit di QGIS verrà gradualmente abbandonato anche se, a motivo della complessità delle attività coinvolte, non esiste ancora una data certa su quando ciò avverrà definitivamente.

Tra le altre considerazioni che hanno contribuito a tale scelta vi è la constatazione che, ormai da molti anni, quasi tutti i nuovi computer, anche quelli di fascia bassa, risultano dotati di processori a 64 bit inoltre, da un sondaggio svolto nel 2020 tra agli utenti di QGIS, è emerso che solo il 7% degli intervistati utilizzava ancora sistemi operativi a 32 bit. Questi ultimi, come noto, risultano pesantemente limitati nelle applicazioni GIS in quanto posso utilizzare, ovvero indirizzare direttamente, solo 4 GB di memoria RAM.

Comunque, anche se lo sviluppo di QGIS si focalizzerà unicamente sulle versioni con codice a 64 bit, tutte le precedenti versioni continueranno a rimanere disponibili per il download sulla repository ufficiale (2)

La conseguenza diretta di quanto sopra descritto è che la pagina di download del sito qgis.org (3) (4) si trova attualmente in una fase di transizione, che durerà, presumibilmente, fino alla completa sostituzione, in tutti i pacchetti di installazione, delle vecchie librerie con quelle nuove, tra le quali spiccano : Qt 5.15, GDAL 3.2, PROJ 7.2, SAGA 7.8, SpatiaLite 5 e PDAL 2.2. Quest'ultima, in particolare, consente il supporto nativo dei dati LiDAR in QGIS.

Oltreché per il sistema operativo Windows, QGIS è disponibile anche per i seguenti ambienti: macOS, Linux (Debian/Ubuntu, Fedora, openSUSE, RHEL, CentOS, Scientific Linux, Mandriva, Slackware, ArchLinux, Flatpak ) e in versione mobile per Android (QField) (3).


(1) https://blog.qgis.org/2020/10/15/phasing-out-32-bit-support-in-qgis/
(2) https://qgis.org/downloads/
(3) https://qgis.org/it/site/forusers/download.html
(4) https://qgis.org/it/site/forusers/alldownloads.html
(5) https://play.google.com/store/apps/details?id=ch.opengis.qfield&hl=it&gl=US



Versioni di QGIS per Windows e considerazioni pratiche sulle loro possibili tipologie di utilizzo e d'installazione


Allo stato attuale la pagina di download di QGIS per Windows (1)  si presenta con il seguente aspetto:


Risultano pertanto disponibili i seguenti pacchetti d'installazione: 
  • OSGeo4W "Network Installer" con codice a 64 o 32 bit
  • Ultima versione "Standalone instraller" con codice a 64 o 32 bit 
  • Versione a lungo supporto "LTR" con codice a 64 o 32 bit
  • QGIS in OSGeo4W testing solo con codice a 64 bit
  • Standalone installers from OSGeo4W testing packages (MSI).
Oltre alle concise descrizioni già presenti sulla pagina di cui sopra, si riportano di seguito alcune considerazioni, che forse non riusciranno a chiarire tutti gli eventuali dubbi sull'argomento ma almeno provano a fornire alcune spiegazioni pratiche, sebbene migliorabili, che si spera possano essere utili.  

OSGeo4W "Network Installer" con codice a 64 o 32 bit

A fronte di una configurazione iniziale che può risultare più complessa, questo tipo di installazione consente una gestione dell'applicativo più flessibile, come ad esempio la possibilità di avere più versioni di QGIS installate sullo stesso PC oppure quella di effettuare aggiornamenti automatici o manuali di pacchetti ed altri driver utili per integrare ulteriori funzionalità, rendendo questa tipologia d'installazione, forse, la più adatta per un utente esperto o per chi lo vuole diventare.

Cliccando su OSGeo4W Network Installer (64 o 32 bit) viene scaricata solo l'applicazione (meno di 1 MB) che consente l'installazione basata sulla repository OSGeo4W, quindi se hai intenzione di installarlo su un'altro PC senza connessione alla rete Internet, ti conviene optare per una delle versioni standalone

Per installare l'ultima versione, una volta avviata l'installazione, devi scegliere Installazione Rapida Desktop e selezionare QGIS.

Invece, per ottenere la versione a lungo supporto (LTR) devi scegliere Installazione avanzata e selezionare qgis-ltr-full, mentre per ottenere la versione di sviluppo scegli Installazione avanzata e selezionare qgis-full-dev.

Due ottime guide, passo passo, su come procedere all'installatore di pacchetti OSGeo4W "Network Installer" le puoi trovare ai link (1) e (2).

Se il tuo PC si collega ad internet attraverso un proxy aziendale o un firewall, occorre configurare correttamente i parametri del programma di installazione con quelli specifici del proxy forniti dal gestore della rete aziendale oppure disattivavare il firewall temporaneamente.


Ultima versione (più ricca di funzionalità) con codice a 64 o 32 bit

Le ultime versioni di QGIS risultano adatte a coloro che, per il tipo di attività svolta o per semplice curiosità, hanno l'esigenza di utilizzare le nuove funzionalità e sono disposti a correre qualche rischio con eventuali difformità di gioventù dell'applicativo.

L'installazione è di tipo standalone ovvero è sufficiente scaricare il programma (circa 400 MB) ed installarlo con i diritti di amministratore. Per fare ciò seleziona il programma scaricato e con il tasto destro del mouse dal menù contestuale scegli "Esegui come amministratore", avendo cura di disattivare eventuali antivirus temporaneamente.

Tra le nuove funzionalità implementate, a partire dalla versione QGis 3.18, vi è quella che consente di caricare e visualizzare direttamente i file .LAS o .LAZ ma, per i motivi elencati in precedenza, l'installazione adatta per visualizzare i dati LiDAR è la "Standalone installers from OSGeo4W testing packages (MSI)", più avanti descritta.

Versione "standalone" a lungo supporto "LTR" con codice a 64 o 32 bit

In linea di massima le versioni Long Term Release (LTR) risultano caratterizzate da una maggiore stabilità operativa e costante correzione dei difetti riscontrati ed è per tali motivi che vengono preferite nel caso di nuove installazioni su dispositivi della pubblica amministrazione o aziendali.

Trattandosi di versioni standalone presentano l'ulteriore vantaggio di rendere la procedura d'installazione più semplice e rappresentano la soluzione più indicata per l'utente comune o per chi vuole iniziare ad utilizzare QGIS per la prima volta.

Come già visto in precedenza, è sufficiente scaricare l'eseguibile (circa 400 MB) ed installarlo con i diritti di amministratore, ovvero, previa disattivazione temporanea di eventuali antivirus, seleziona il programma scaricato e dal menù contestuale (tasto destro del mouse) scegli Esegui come amministratore.

QGIS in OSGeo4W testing (upcoming replacement with newer dependencies, alternative, 64bit only)

Questo nuovo pacchetto di installazione OSGeo4W, di tipo "Network Installer" e solo con codice a 64 bit, contiene una serie di novità tra cui:
  • la directory root predefinita è stata cambiata in C:\OSGeo4W;
  • utilizza solo la versione di Python 3.9 e quindi non dovrebbe funzionare con  Windows 7 e inferiori;
  • adotta le nuove librerie Qt 5.15, GDAL 3.2, PROJ 7.2,  SAGA 7.8 e SpatiaLite 5;
  • aggiorna la libreria PDAL alla versione 2.2 in modo da  consentire il supporto nativo delle nuvole di punti in QGIS;
  • utilizza un nuovo programma di installazione che non richiede più i privilegi di amministratore.
Come evidenziato su questo blog di Pigrecoinfinito (1), non è ancora possibile eseguire l’aggiornamento da vecchie installazioni, per cui si deve prima rimuovere completamente la versione OSGeo4W "Network Installer" e poi reinstallarla oppure utilizzare una directory separata, poiché il nuovo OSGeo4W supporta solo 64 bit.


Standalone installers from OSGeo4W testing packages (MSI)

Allo stato attuale, questa è l'unica versione di QGIS di tipo Standalone, con dimensione di oltre 1 GB, che integra un visualizzatore nativo di dati LiDAR, grazie alla libreria PDAL 2.2 necessaria per leggere i file LAS / LAZ. Maggiori informazioni sulle nuove funzionalità di QGIS sono raggiungibili attraverso questa la pagina (2) .

Per una descrizione dettagliata delle nuove estensioni per la gestione dei dati LIDAR si rimanda al questo sito (1).

Eccovi un'istantanea con evidenziato il pacchetto di installazione "Standalone" da utilizzare:



Daniele Samez

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